giovedì 23 ottobre 2014

Nirvana - Nevermind



1) Smells Like Teen Spirit
2) In Bloom
3) Come As You Are
4) Breed
5) Lithium
6) Polly
7) Territorial Pissings
8) Drain You
9) Lounge Act
10) Stay Away
11) On A Plain
12) Something In The Way
Ghost Track: Endless, Nameless


Quando i Nirvana pubblicarono il loro secondo album, la Geffen Records aveva delle previsioni di vendita piuttosto modeste nei suoi confronti. Un gruppo di tre persone che dal vivo si divertiva a distruggere il palco su cui suonava, che proponeva un sound grezzo, sporco e con un cantante dal carattere piuttosto instabile se avesse venduto più di 200.000 copie avrebbe ottenuto un risultato più che soddisfacente. Neanche un veggente avrebbe potuto prevedere quello che sarebbe successo dal 24 settembre 1991 in poi.
Ad oggi quell'album, Nevermind, è considerato uno dei dischi più importanti della storia della musica con 25 milioni di copie vendute, realizzato da un gruppo che con esso ha saputo completamente reinventare il concetto di rock attraverso un nuovo genere: il grunge. Chitarre distorte e fangose, ritmi sfrenati tendenti al punk o incalzanti, di quelli che non puoi fare a meno di battere il tempo col piede. Ma la musica è sorprendente e non sai mai quando potrebbe avvenire un miracolo. Forse però un miracolo grande come quello dei Nirvana non avverrà mai più.


Quando una persona sente pronunciare il loro nome, inevitabilmente si ritrova ad associarlo anche a quello di Kurt Cobain, cantante e chitarrista tanto incredibile e geniale quanto lunatico. Cobain aveva delle idee molto semplici e chiare su come dovevano essere strutturate le canzoni del suo gruppo, ma in quella semplicità c'era tutta l'insoddisfazione, la violenza e l'apatia di un'intera generazione nei confronti delle persone, del mondo e della vita. Con il supporto di Dave Grohl alla batteria e Krist Novoselic al basso il trio si lancia verso una vertiginosa ascesa alla gloria fino a diventare uno dei gruppi più influenti della storia. Grazie a una canzone come Smells Like Teen Spirit il cantante di Aberdeen diventa il simbolo concreto dei sentimenti dei giovani ragazzi che si abbandonano ogni giorno ai loro vizi e si scontrano con un mondo che non riesce a comprenderli. Un riff leggendario che sconvolge l'anima, una voce graffiante che penetra nel cuore e un testo che incarna alla perfezione il significato del titolo dell'album: non importa. "Ora siamo qui, intratteneteci". Il resto non conta.
Ascoltare subito dopo un pezzo come In Bloom ti fa rendere conto del fatto che non si è di fronte ad un disco come gli altri. Ogni strumento viene messo sotto i riflettori, il climax che si crea nelle strofe esplode in un ritornello impossibile da dimenticare e l'assolo è sconvolgente. La particolare voce di Cobain viene esaltata al massimo nell'incredibile Come As You Are, altro brano storico. Il riff sembra uscire dal fondo di una bottiglia di vetro, le melodie sfiorano il pop senza mai raggiungerlo perché la voce di Cobain è tanto bella quanto pungente. Una delle canzoni più accessibili del disco nonostante sia difficile riuscire ad inquadrarla in modo definito proprio per le sue peculiarità. Ma questo è ciò che ha reso grandi i Nirvana. Lithium è un'alternanza schizofrenica di odio e amore, di energia e grazia. Un testo sociopatico per una di quelle canzoni che live lascia un segno indelebile con un ritornello tanto semplice quanto efficace.
Pezzi sfrenati come Breed, Territorial Pissings, Lounge Act e Stay Away vi faranno schizzare come palline di un flipper. Chitarre distorte al limite, ritmi tiratissimi, pura frenesia che prende a piene mani dal punk tutta la sua cattiveria. Kurt Cobain sporca la sua voce fino alle viscere e devasta il microfono con un'energia impressionante, talmente tanta che in Territorial Pissings arriva a fine canzone senza un filo di voce e comincia a sbraitare i versi senza pietà. I testi passano in secondo piano, a volte arrivano ad essere persino senza senso, ma l'importante è scatenarsi. Quest'energia che permea ogni nota in ogni canzone e lo stile ruvido sono la piena essenza del grunge, che i Nirvana elevano ad un livello superiore grazie a melodie tutto sommato accessibili a chiunque. Drain You e On A Plain racchiudono tutto quello che è stato detto finora, con la prima che spicca per il fatto di avere uno dei testi più comprensibili e interessanti dell'album. La seconda risulta meno attraente rispetto a quanto ascoltato prima. C'è da dire che il paragone è abbastanza ingiusto perché l'intero album è farcito di brani leggendari, perciò in un qualsiasi altro disco questi pezzi non sfigurerebbero di certo.
I Nirvana avevano anche un lato più intimista e meno sfrenato, come dimostrano Polly e Something In The Way. Entrambe vedono l'uso della chitarra acustica, ma le atmosfere sono completamente diverse. La prima si discosta drasticamente dalla rabbia degli altri brani con melodie pop e un giro di accordi immediato. La seconda è come una strada notturna che conduce verso luoghi sconosciuti, atmosfere cupe stimolate dal lento suono degli archi che avvolgono ogni cosa permeano la voce di Cobain di una certa misticità. Da non perdere. Nell'album è contenuta una traccia fantasma chiamata Endless, Nameless, ascoltabile dopo aver aspettato alcuni minuti dalla fine di Something In The Way. Una traccia disturbante che sfiora la cacofonia, creata con il solo scopo di instillare l'ansia nell'animo di chi l'ascolta. Cobain urla a squarciagola, la batteria picchia selvaggiamente, basso e chitarra sembrano dover esplodere da un momento all'altro in preda ad una crisi euforica.


Se lo scopo della musica è quello di mandare un messaggio e stimolare l'emotività di chi l'ascolta, i Nirvana centrano l'obiettivo in pieno. Il trio di Seattle riesce a toccare ogni corda dell'animo umano con brani che ancora oggi vengono celebrati per il loro impressionante impatto emotivo e sociale che riescono ad avere su chi l'ascolta. Nevermind è il risultato e la trasposizione fisica dell'astio e dell'insoddisfazione di Kurt Cobain, un uomo tanto geniale dal punto di vista musicale quanto instabile da quello umano. Certamente senza la sua follia non avremmo mai potuto avere sotto mano questo lavoro incredibile, ma quando questa follia spinge un uomo a spararsi in testa non si può che pensare a quanto sia amara la vita, a quanto possa essere caro il compromesso del successo e della fama. Meglio ricordarlo non per l'uomo che sarebbe potuto essere, ma per il grandissimo artista che è stato. Un artista che ha rivoluzionato la musica con la sua ispirazione e la sua sensibilità.


VOTO: 9





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