1)
One
2)
I'm A Mess
3)
Sing
4)
Don't
5)
Nina
6)
Photograph
7)
Bloodstream
8)
Tenerife Sea
9)
Runaway
10)
The Man
11)
Thinking Out Loud
12)
Afire Love
Deluxe
Edition:
13)
Take It Back
14)
Shirtsleeves
15)
Even My Dad Does Sometimes
16)
I See Fire
17)
All Of The Stars
Cosa si intende oggigiorno per musica "commerciale"?
Parlando con varie persone appassionate di musica noterete che esistono
principalmente due correnti di pensiero: quelli che identificano come
commerciale la musica realizzata con determinate caratteristiche che la rendono
più propensa a riscuotere consensi e quelli che la identificano come musica che
vende e che ha successo nelle classifiche. Vi invito a riflettere bene perché
sono due cose completamente diverse.
Quelle canzoni che vengono prodotte
seguendo la prima definizione nell'80% dei casi rientrano anche nella seconda,
avendo alle spalle la potentissima spinta di quei giganti che tutti conosciamo
con il nome di case discografiche. La spinta che ricevono non è di tipo
pubblicitario ma di tipo musicale, cosa decisamente grave visto che il fenomeno
della mercificazione dell'arte continua ad espandersi a macchia d'olio.
Ricevere pubblicità e notorietà grazie ad una major, ovvero la musica che
rientra nella seconda definizione, di per sé non è una cosa negativa se ciò che
crei è farina del tuo sacco.
Ma se ci pensiamo un attimo noteremo che ormai le
stazioni radiofoniche più popolari passano sempre i pezzi più venduti degli
artisti più famosi che ricevono la suddetta spinta con una ripetitività
anormale, creando così i "tormentoni" e lasciando poco spazio a
qualcosa di diverso e fresco.
Dopo questa premessa, posso affermare con assoluta certezza
che Ed Sheeran è una delle cose più buone che potevano capitare alla musica
commerciale, intesa con la seconda definizione. Una ventata di semplicità e
spontaneità, in un ambiente
dove la banalità e la pomposità di beat elettronici associati a testi insipidi sembravano aver preso il sopravvento senza lasciare spazio ad approcci stilistici radicalmente diversi. Partiamo con ordine.
dove la banalità e la pomposità di beat elettronici associati a testi insipidi sembravano aver preso il sopravvento senza lasciare spazio ad approcci stilistici radicalmente diversi. Partiamo con ordine.
Se +
(Plus), il suo album di debutto, era principalmente incentrato sugli
aspetti positivi dell'amore e in parte su quelli negativi, x (Multiply) è l'opposto,
ma mantiene lo stile introspettivo, critico e riflessivo della sua prima opera.
Le influenze dal primo album sono principalmente racchiuse nella prima traccia,
la struggente One. In effetti, il brano non avrebbe sfigurato nella sua prima
fatica dato che si tratta di una dichiarazione d'amore a cuore aperto, sospinta
dalla dolce chitarra acustica presente in ogni canzone dell'album, da un
sottilissimo beat e dal violino. Come abbiamo detto però si tratta di uno dei
pochi episodi trattanti temi positivi.
Nina è un invito ad abbandonare una
relazione per evitare che le cose vadano per il verso sbagliato. Sheeran ha un
gran flow che si sposa sorprendentemente bene con il pianoforte e la batteria.
Un flow che diventa protagonista assoluto in The Man, pezzo dai toni
hip-hop che parla di una relazione fallita dove Sheeran riflette sul
matrimonio, la dipendenza e la sua carriera. I testi riguardanti vecchie fiamme
sono quelli più presenti, e Don't è uno di quelli che spicca
sopra gli altri per cattiveria e coinvolgimento. Vi risulterà impossibile
resistere alla sua fantastica linea di basso e verrete trascinati dal suo ritmo
a metà tra il soul e l'R&B, che accompagna un testo pungente riguardante un
tradimento subito dal cantautore.
Le sonorità R&B tornano a farsi sentire
nella ormai nota Sing, il singolo di lancio dell'album e Runaway, entrambe
prodotte con Pharrell Williams. In
questi brani Sheeran non nasconde il suo apprezzamento per Justin Timberlake, in particolare per il suo primo album. Entrambe
le canzoni presentano uno stile che si avvicina notevolmente a quello del primo
periodo del cantante originario del Tennessee, specialmente la chitarra
acustica. Runaway si discosta dagli
altri testi concentrandosi su un rapporto teso con il padre. Sing è uno dei brani più accessibili del
disco in cui Ed Sheeran non nasconde il suo vizio per l'alcool. Già nel primo
album si facevano riferimenti all'abuso di esso e non solo.
In Bloodstream, un pezzo dove gli arpeggi di chitarra
catturano subito l'attenzione e si insinuano dentro l'ascoltatore, il giovane
cantautore fa un esplicita ammissione dell'utilizzo di sostanze chimiche ("sento i prodotti chimici bruciarmi in
circolo"), ma ogni volta che ne fa riferimento associa l'esperienza a
qualcosa di negativo ("Signore,
perdonami per quello che ho fatto"), così come per i testi che fanno
riferimento all'abuso di alcool. E' interessante vedere come Sheeran non abbia
paura di mostrare la propria fragilità all'ascoltatore, mostrando molta
autocritica e il desiderio di migliorare.
I'm A Mess è quasi una cavalcata
dove Sheeran mette in mostra tutte le sue abilità come cantante, soprattutto
nel finale ascendente della canzone, uno dei momenti più avvincenti e riusciti
dell'album. Un brano notevole e semplice, tipico del suo stile. Altro brano
ascendente è Photograph, una bellissima ballad dove tutti gli strumenti si
sollevano lentamente durante tutta la canzone fino a raggiungere l'apice nel
finale. Il brano è un inno all'amore, che può ferire e può guarire.
Anche Thinking
Out Loud è una ballata e si afferma come il testo più felice
dell'album. Sheeran dà il meglio di sé alla voce mentre parla di quanto sarà
fedele alla sua ragazza. Il breve assolo di chitarra, una novità per i suoi
pezzi, poteva essere più intraprendente ma non dispiace affatto. Tenerife
Sea è una fantastica canzone d'amore folk, una delle più belle
dell'intero album. Ancora una volta gli arpeggi di chitarra fanno gran parte
del lavoro, conquistando immediatamente. La canzone finale, Afire
Love, racchiude uno dei testi più personali che Ed Sheeran abbia mai
scritto. Il cantautore prova ad immaginare i momenti successivi alla morte di
suo nonno malato di Alzheimer, che effettivamente morirà poche settimane dopo
la scrittura del testo. Una canzone dove questa volta è il pianoforte il
protagonista, semplice e commuovente che non potrà lasciarvi indifferenti.
Nella versione deluxe fisica dell'album è possibile trovare
altre cinque tracce bonus che alzano il livello di qualità di questo disco. la
prima è Take It Back, un
pezzo rap con solo chitarra acustica che parla ancora della sua carriera. Un
esperimento interessante. La seconda è Shirtsleeves, un pezzo spensierato dove i tamburi sfumati creano molta
atmosfera. Segue Even My Dad Does Sometimes, una ballad che sembra essere la
versione triste di Thinking Out Loud.
Carina ma non aggiunge nulla di nuovo a quanto già sentito.
Ciò che rende
veramente meritevole di acquisto la versione deluxe dell'album però sono gli
ultimi due brani, entrambi tratti da colonne sonore di film. Il primo è I See
Fire, scritto incredibilmente
in un solo giorno per il film Lo Hobbit: The
Desolation Of Smaug. Sheeran per ricreare le atmosfere magiche e sognanti
della Terra Di Mezzo ha deciso di inserire all'interno del brano degli archi,
uno dei quali (il violino) imparato a suonare solo per l'occasione. La canzone
aumenta progressivamente di intensità fino a raggiungere nel finale picchi di
qualità che oggigiorno si sentono raramente. La seconda è All Of The Stars, scritta
per il film The Fault In Our Stars.
Una ballad pop-rock struggente ed emozionante in cui Sheeran riese a mettere
tutto il suo stile pur non essendo un genere a lui familiare. Anche qui il
pianoforte nelle strofe crea quell'atmosfera malinconica che rende il pezzo una
vera perla.
Ed Sheeran ha solo 23 anni ma dimostra un talento sia come
musicista sia come cantautore davvero invidiabile. Nel complesso x
(Multiply) si presenta assai variegato e mostra una discreta evoluzione
compositiva rispetto a + (Plus), passando da generi meno familiari al ragazzo
come l'R&B, il soul e l'hip-hop a quelli che hanno fatto la sua fortuna nel
primo album, ossia il folk e il pop. Anche ai più pignoli risulterà difficile
non trovare almeno una canzone di loro gradimento.
Il cambiamento più
sostanziale lo troviamo nell'ambito lirico, più cupo, critico e negativo ma che
lascia qualche spiraglio alla positività e alla speranza. Una speranza che
anche il sottoscritto continua ad avere. La speranza che in futuro avremo modo
di sentire ancora la spontaneità di questo ragazzo, magari anche di altri, e
che non venga rovinato dal mercato discografico. Per il momento non sembrano
esserci pericoli.
Da quest'album abbiamo imparato che con l'amore e la passione
di Ed Sheeran non si gioca.
VOTO STANDARD EDITION: 8
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